Il Colosseo tra storia e leggenda
Il Colosseo, un nome e tante certezze. Probabilmente il monumento più famoso del mondo, quello più ricercato, capace di regalare un batticuore alla luce del mattino, dinanzi la sua grande immensità, o un'atmosfera celestiale e quasi sentimentale al calar del sole. L'anfiteatro Flavio, il nome tramandato con cui il monumento veniva chiamato ai tempi dell'antica Roma, ha una storia molto lunga che persiste nei secoli e che ha, inoltre, sempre creato molte curiosità. La costruzione dell'anfiteatro più grande del mondo iniziò nel 72' d.C. sotto l'imperatore Vespasiano, della dinastia Flavia. I lavori furono finanziati, come altre opere pubbliche del periodo, con il provento delle tasse provinciali e il bottino del saccheggio del tempio di Gerusalemme. Vespasiano vide la costruzione dei primi due piani, mentre Tito fece aggiungere il terzo ed il quarto ordine di posti e lo inaugurò nell'80 con 100 giorni di giochi.
Due sfumature e leggende del Colosseo
Prendiamo in considerazione due caratteri del famoso monumento: magico ed indistruttibile.
Nel primo caso facciamo riferimento ad una leggenda che nasce da molte storie tramandate dal Medioevo. In quel periodo, in effetti, il Colosseo era considerata una delle sette porte dell'Inferno e vi era la convinzione che che durante la notte le anime dei gladiatori morti nell'arena vagassero senza pace tra gli archi e lungo i sotterranei. Inoltre c'è da considerare che grande convinzione di ciò la diede la funzione nota nell'attuale quartiere Esquilino, vicino al Colosseo, di essere accoglienza per i cadaveri (molte erano infatti le fosse che venivano scavate per i corpi). Questa visione del monumento è stata portata avanti grazie alla voce che aveva nel medioevo il paganesimo, ma a tal proposito potremmo anche aggiungere il fatto che il Colosseo, nella storia, ha assunto vari significati in base a quali fossero gli occhi con cui esso veniva identificato. Ad esempio, per gli storici era un luogo che esprimeva potenza e grandezza, essendo in possesso delle dinastie eredi dei Cesari, mentre per i Cristiani era simbolo di malvagità, dove gli imperatori uccidevano molte vite. Infine per il popolo in genere era simbolo di paura, un luogo da evitare.
Nel secondo caso, invece, consideriamo un'altra leggenda che vuole che i molti buchi sulle pareti del Colosseo fossero opera dei barbari, che li avrebbero fatti e poi riempiti di povere per far saltare e distruggere il monumento. Visto l'insuccesso, all'Anfiteatro fu attribuita la fama di indistruttibilità.